Mozart è così tanto famoso che il suo nome appare anche dove la musica c’entra ben poco.
Puramente pubblicità, che non piacerebbe a lui, un uomo dignitoso che non si adattava ad essere servile e sottomesso.
Questo aspetto del suo carattere e altri si deducono da una fonte fondamentale: 1400 lettere che lui ha scritto ai suoi familiari durante i suoi lunghi viaggi. Raccontano la sua vita, la cronologia delle opere, le impressioni, i sentimenti. Per curiosità ne ho lette alcune scoprendo cose di lui che non conoscevo.
Queste lettere ci regalano uno sguardo sulla cultura del tempo e scorci sulla sua quotidianità. Scritte con spontaneità rivelano un Mozart simpatico, giocoso e ironico, spesso impertinente e volgare. I nomignoli, le parole scurrili, le frasi in rima …… tanti i volti di un uomo libero che non amava certamente la disciplina.
Mozart ha trascorso 1/3 della sua vita in viaggio. I viaggi furono organizzati nella maggior parte dal padre che rinunciò alla propria carriera di compositore e insegnante.
Queste trasferte erano finalizzate, come si usava a quell’epoca, alla crescita culturale dei figli e al confronto con le realtà delle capitali europee e i grandi della storia dell’arte.
Leopold Mozart dedicò tutto il suo tempo all’educazione del figlio Amadeus e alla figlia Maria Anna perché credeva fortemente nel loro talento e soprattutto alla genialità di Amadeus. Il confronto con i grandi musicisti contemporanei era stimolante, ma erano costretti a spostarsi anche per far conoscere le loro capacità e mantenere finanziariamente la famiglia. Mozart da piccolo fu accompagnato anche dalla sorella ed eseguivano brani insieme. Suonavano, presso i migliori salotti e allietavano le nobiltà, sempre in competizione con altri musicisti per conquistare i favori della corte.
Dopo i primi successi iniziarono le vere e proprie tournée e Amadeus diventò il musicista più famoso della sua epoca.
Gran tour si chiamava, a quel tempo, un viaggio attraverso l’Europa che durava mesi, con spostamenti scomodi a bordo di carri e carrozze.
Viaggi lunghi e faticosi, che Mozart fece nella sua breve ma intensa vita, passando attraverso 9 nazioni europee, più di 200 fra paesi e città.
Mozart anche se molto bravo, come gli altri musicisti di quel tempo, viveva alla corte dei ricchi senza troppi privilegi e trattato come la servitù. Doveva scrivere secondo le richieste degli impresari e dei mecenati adeguandosi a volte anche allo stile musicale dello stato dove si trovava.
La sua però era una personalità forte e indipendente e non sempre si adeguava alle richieste che gli venivano fatte. Amadeus non amava sempre il suo pubblico e soprattutto non sopportava che gli prestassero poca attenzione. Non sopportava i “duri di orecchio” e allora si divertiva a cambiare i brani e spesso improvvisava.
Attirava così l’attenzione del pubblico e faceva anche acrobazie alla tastiera. Sapeva stupire, non passava certamente inosservato!
Ogni momento della sua giornata era vissuto all’insegna della musica. La sua ispirazione inesauribile gli permetteva di comporre in breve tempo. Dalla perfezione degli spartiti si deduce che Mozart scriveva la musica di getto e senza correzioni né ripensamenti; grandi doti le sue, veri e propri assi nella manica che gli permettevano in breve tempo di comporre e se serviva nei tempi peggiori anche di pagare i debiti e tirare avanti!
Quando componeva, si isolava totalmente assorto nel suo lavoro. Al contrario molto presente e giocherellone quando stava in compagnia. Amava ironizzare e storpiare le parole e i nomi; lessico ereditato dalla sua famiglia.
E’ legittimo permettergli questo aspetto semplicemente umano; gli serviva forse a scaricare la tensione accumulata durante la composizione in contrapposizione allo stile educativo rigido ricevuto dal padre.
Dalle descrizioni di chi lo ha conosciuto e dai pochi ritratti non emerge un Mozart certamente affascinante. Era piccolo, non molto bello, e lui consapevole di questo suo lato era sempre molto curato nel vestire.
Si dice che non stesse mai fermo; giocherellava con le dita e tamburellava sempre.
Anche i continui cambi di espressione trasformavano il suo volto e per questo non era semplice coglierne la vera caratteristica. Forse è per questo che di lui esistono pochi quadri che lo ritraggono.
Sbarazzino, piccolo e impertinente, quasi infantile nascosto forse dietro a una sorta di maschera protettiva, Wolfgang Amadeus Mozart resterà immortale, come la sua musica che riscuote sempre molto successo.
Il festival internazionale di Musica che si tiene a Portogruaro tra agosto e settembre, giunto alla 35esima edizione, è dedicato a questo importante musicista.
CERCANDO AMADE’ (giocando con il titolo del festival di quest’anno) oltre al fitto programma di concerti è possibile, passeggiando,ascoltare la musica che si diffonde e che proviene dalle finestre aperte dei vecchi palazzi.
Non disturbiamoli…sono piccoli Mozart che stanno studiando!!!
Si è detto tutto su Amadeus ma a me piace immaginarlo anche un uomo felice…provate ad ascoltare il Concerto per Flauto e Arpa K299 e fatemi sapere se anche voi la pensate cosi!!!!