Eccomi qui che torno a scrivere in queste pagine per raccontare una vacanza imprevista forse perché non ci speravo più; invece un volo diretto Venezia-Catania mi ha permesso di allungare la stagione calda ancora per un po’ di giorni.
Era da un po’ di anni che non vedevo la Sicilia e l’ho trovata come sempre bella, accogliente ed ospitale, ricca di storia, profumi e sapori che hanno reso questa destinazione perfetta!
Nel centro storico di Catania hanno catturato il mio sguardo tante case e palazzi, finestre e balconcini rigogliosi di piante, i cui inquilini hanno (complici le miti temperature) di certo il pollice verde!
Di queste facciate mi ha colpita la prevalenza del colore grigio ed è di questo che vi voglio raccontarvi con le mie foto.
Catania come tutte le grandi città paga lo scotto dell’annerimento da inquinamento; l’intonaco delle facciate ha subito una sorta di corrosione che nei decenni ha trasformato la città in un grigiore unico.
Danneggiatosi, l’intonaco colorato che un tempo era verde, giallo e sporadicamente azzurro, ha scoperto lo strato sottostante costituito in parte da pietra lavica; pare quindi che il colore che si vede in molti palazzi sia frutto di un annerimento dovuto anche a questo fattore.
I restauri recenti delle facciate vengono fatti con tonalità moderate, per non competere con quelle circostanti. Il “grigio Catania” invece in contrasto con la pietra bianca a mio parere sta proprio bene.
Questa tonalità scura viene chiamata anche “Grigio-elefantino” perché proprio l’elefantino è simbolo importante di questa città dal sapore a tratti decadente.
Penso che potrebbe anche essere un originale nome per una tonalità Pantone. Che ne dite?
Oltre Catania ho visitato anche Taormina, Noto e Marzamemi, questa però è tutta un’altra storia e con un’altra tavolozza di colori!
I film
PS: se avete in futuro intenzione di visitare Catania vi consiglio la visione di tre film ambientati in questa città; visitandola riconoscerete sicuramente molti luoghi dove sono state girate scene e vi servirà a capire la mentalità della poplazione meridinale di quell’epoca.
I vicerè è un film del 2007 tratto dall’omonimo romanzo di Federico De Roberto. La storia di un’antica famiglia catanese d’origine spagnola, gli Uzeda di Francalanza, sullo sfondo di un’Italia a cavallo tra il Risorgimento e l’unificazione.
Il bell’Antonio una fiction (del 2005) ambientata nell’Italia bigotta della fine degli anni ’30 e che racconta la storia di Antonio Magnano.
Il bell’Antonio un film del 1960 tratto anch’esso dal celebre romanzo scritto da Vitaliano Brancati. E’ un film del 1960 diretto da Mauro Bolognini, con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale.
Quello che definisci “grigio Catania o elefantino” non è null’altro che un colore realizzato con la polvere lavica, non c’entra nulla lo smog, quello casomai ha provveduto all’invecchiamento dei tufi bianchi a contrasto. Oggi purtroppo, gli architetti e i geometra contemporanei che non sanno dove trovare le antiche pigmentazioni a base di terre laviche, per mantenere fede all’antica aspetto cromatico della città (che non è mai stata gialla, rosa o rossa come Napoli) ricorrono a dei grigi sintetici che a differenza delle terre creano con il tempo, bolle, crepe e scrostature dichiarandone la non autenticità della facciata.
Interessante chiarimento! Grazie